Un ponte tra giovani, società e pubblica amministrazione

Una proposta della Consulta giovani provinciale in lingua italiana per conoscere lo stato dell’arte in Alto Adige


Dal momento della sua nascita, i membri della Consulta giovani provinciale per il gruppo linguistico italiano ritengono necessario far diventare questo organo uno spazio dinamico e di confronto dove i giovani, in primis, siano agenti attivi nello sviluppo di politiche giovanili a livello territoriale in grado di affrontare le questioni fondamentali del nostro tempo. La consulta, in questo senso, intende promuovere politiche giovanili che siano in grado di soddisfare i bisogni realizzativi dei giovani per il loro futuro e contribuire in modo concreto e diretto allo sviluppo dei giovani del territorio verso l’essere adulto. Questo inspirandosi alle Politiche Giovanili che, dall’anno 2000 in Italia e in altri contesti, si orientano verso la creatività e l’autonomia, come le politiche dell’investimento, della fiducia, della uscita dall’adolescenza.

Di recente la consulta ha definito, a tali scopi, un piano di lavoro da attuare a partire sin da subito, e da portare avanti fino al termine del mandato nella primavera del 2015.

Consulta giovani in lingua italiana, Provincia di Bolzano
Consulta giovani in lingua italiana, Provincia di Bolzano 



Si tratta di una metodologia che permette di coinvolgere la società civile, le associazioni, le istituzioni, l’amministrazione pubblica, il settore privato, gli esperti e tutti gli attori interessati a contribuire, in modo partecipativo, alla rilevazione delle attuali esigenze e aspettative del mondo giovanile. Il fine è conoscere e capire lo stato dell’arte rispetto a questioni ritenute importanti per il mondo giovanile locale. Il lavoro sarà diviso in moduli della durata di tre mesi e sarà esplorata un’area tematica, anche in modo trasversale, per ogni modulo. Le tematiche saranno scelte insieme alla cittadinanza in relazione ai cinque passaggi da fare per diventare adulti – illustrati dall’esperto di politiche giovanili dott. Marco Mietto in un incontro con i membri lo scorso giugno: (1) il completamento di un percorso formativo; (2) lo svolgimento di un lavoro attraverso il quale esprimere la propria personalità e dare un contributo significativo alla società di cui si è parte; (3) l’avere una casa, ovvero, un luogo per lo svolgimento della propria vita privata; (4) l’assunzione di una posizione rispetto alla propria identità sessuale, e (5) l’assunzione di una posizione rispetto alla procreazione.

Tutti gli interessati saranno invitati a partecipare ad un incontro aperto al pubblico – il primo è previsto per settembre 2012 – con un esperto dell’ambito che aiuterà a costruire le competenze di base sull’argomento. Ne seguirà un periodo di raccolta ed analisi di spunti, bisogni, aspettative ed esperienze a cura di ciascun membro della consulta e in collaborazione con il territorio. Le informazioni saranno restituite alla cittadinanza in modo strutturato e propositivo mediante una presentazione pubblica. I presenti saranno incoraggiati a confrontarsi e a fare le necessarie integrazioni per ottenere alla fine un documento condiviso e ricco di contenuti. Il primo modulo prevede la presentazione dei risultati della ricerca per metà dicembre 2012.

La consulta aprirà i lavori con un modulo dedicato alla tematica dell’occupazione giovanile e il mondo del lavoro, per due motivi: da una parte l’occupazione rappresenta, come si è visto, uno dei passaggi necessari per lo sviluppo dell’autonomia giovanile; dall’altra, si vuole coincidere con il tema che sarà trattato durante la prossima consulta congiunta a livello provinciale di quest’anno. “La scelta del tema si basa sulla volontà della Consulta di unire le forze e di lavorare ad un progetto per il bene comune insieme alle altre consulte giovanili del territorio, sia a livello provinciale che comunale; infatti, stiamo avviando i rapporti con esse, nello spirito di massima apertura al dialogo e alla collaborazione”, precisa Martha Jiménez, presidentessa della Consulta.

A inizio settembre si comunicherà in dettaglio il piano di lavoro della Consulta mediante una conferenza stampa, a cui tutti saranno invitati a partecipare.

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